15 aprile.
III Canto dell’Inferno: superata la porta degli inferi, ci imbattiamo nelle anime dannate in attesa di passare il fiume Acheronte, tremanti come foglie al vento. Qui c’è l’umanità peccatrice, senza distinzioni.
E’ una delle immagini più vivide dell’opera dantesca, una rappresentazione che si slancia verso l’eternità: la raffigurazione dell’uomo come peccatore.
Ci parla di questo canto Flavio Brunetti.
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