PALAZZO GIL
Ore 21
Chiara Cappelli (voce narrante e theremin)
Arlo Bigazzi (basso el.)
Lorenzo Boscucci (electronics)
Miro Cosottini (sax)
Parole e musiche scorrono in un continuo inseguirsi per raccontare un Majakovskij apparentemente meno politico ma più universale: un giovane innamorato della vita, dell’arte, dell’utopia. Certamente non il Majakovskij cui siamo abituati, icona imbalsamata della Rivoluzione, ma la storia e la poesia di un ragazzo appassionato agli eventi dell’esistenza. Una narrazione – a volte intima e leggera, altre volte tesa e struggente – che non ha distinzione tra biografia e poesie, raccontando un Majakovskij disposto a sfidare se stesso e il mondo che lo circonda. La storia di un ragazzo devastatore di banalità e inno a quella ribellione che è congenita nella gioventù: un “lampo scintillante che batte da qualche parte” e che illumina il pallore dei nostri giorni, dove è sempre più faticoso trovare l’entusiasmo per il futuro e l’utopia.
Sul palco Chiara Cappelli racconta e interpreta le poesie di Majakovskij intercalandole con momenti della vita del giovane poeta, accompagnata da ritmi urbani e melodie sintetiche, elaborate da Lorenzo Boscucci e dalla chitarra e dal basso di Arlo Bigazzi. Un’interpretazione che coinvolge il corpo in movimenti e scatti improvvisi, dando forma allo scorrere della voce e dei suoni.
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