“Abbiamo bisogno di mostruosità, di riconoscerla, di tenerla stretta”.
Da questa spinta nasce FRANKENSTEIN (a love story) il nuovo progetto dei Motus, la compagnia riminese eccellenza del panorama contemporaneo. Il nuovo lavoro scritto dalla studiosa e attivista Ilenia Caleo affronta uno dei classici più conosciuti della letteratura di tutti i tempi, Frankenstein o Il moderno Prometeo, pubblicato nel 1818 e nato dall’immaginazione della giovanissima Mary Shelley. Un romanzo gotico e insieme fantascientifico, per certi versi precursore ed avanguardista di temi che si ritrovano nella ramificazioni contemporanee della filosofia postumana. Sulla scena compaiono l’autrice (Alexia Sarantopoulou), il dottor Victor Frankenstein (Silvia Calderoni) e la Creatura (Enrico Casagrande) per una riflessione profonda – tanto attuale quanto senza tempo – sull’umanità e sulle sue fragilità, sulla paura della diversità e di tutto ciò che esula dalla conformità, sulla vita e sulla non-vita.
Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Il lavoro della compagnia, tra teatro, performance e installazioni, viene presentato in tutto il mondo. Casagrande e Nicolò sono stati direttori artistici del pandemico cinquantenario di Santarcangelo Festival – progetto biennale in tre atti tra luglio 2020 e luglio 2021. Dal 2023 curano Supernova, prima sperimentazione della rassegna di arte performativa contemporanea a Rimini.
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